Il Finocchio in Sicilia

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Finocchio selvatico – Foeniculum vulgare

finocchio volgareIl Foeniculum vulgare, comunemente conosciuto come finocchio è una pianta medicinale e aromatica ben nota e importante, ampiamente utilizzata come carminativa, digestiva e diuretica e impiegata inoltre nel trattamento di disturbi respiratori e gastrointestinali. I suoi semi sono utilizzati come aromi in prodotti da forno, piatti di carne e pesce, gelati, bevande alcoliche e miscele di erbe. Fenoli, glicosidi fenolici e composti aromatici volatili come il trans-anetolo, l’estragolo e il fencone sono stati riportati come i principali fitocostituenti di questa specie.

Diversi esperimenti farmacologici in un certo numero di modelli in vitro e in vivo hanno dimostrato in modo convincente le capacità antifungine, antibatteriche, antiossidanti, antitrombotiche e epatoprotettive del finocchio, che presta così sostegno alla logica che sta dietro alcuni dei suoi usi terapeutici. I composti fenolici isolati del finocchio sono considerati responsabili della sua attività antiossidante, mentre i composti aromatici volatili lo rendono un ottimo agente aromatizzante.

Si tratta di una pianta biennale e aromatica appartenente alla famiglia delle Apiaceae (ombrellifere). È una pianta erbacea, perenne con fiori gialli. Cresce ad un’altezza che raggiunge i 2,5 metri, con steli vuoti. Le foglie crescono fino a 40 centimetri di lunghezza, sono di colore verde e durante l’estate producono dei piccoli fiori gialli caratteristici. Si riproduce attraverso il seme e per divisione dei cespi. È possibile trovarlo su terreni secchi, vicino alla costa del mare e sulle rive del fiume, in zone dal clima mediterraneo e caldo.

Molto diffuso è il suo utilizzo in cucina: i suoi semi vengono raccolti all’inizio della stagione autunnale, quando il fiore si trasforma in frutto e viene fatto essiccare.
Molto diffuso in Sicilia, il finocchio è spesso utilizzato in cucina e in alcuni piatti tradizionali come la pasta con le sarde palermitana, in cui viene considerato elemento indispensabile.

Finocchio marino – Crithmum maritimum

finocchio marinoIl Crithmum maritimum è una pianta perenne, appartenente alla famiglia delle ombrellifere ed ampiamente diffusa nelle zone del Mediterraneo, soprattutto vicino le coste. Fiorisce da giugno ad agosto, e i semi maturano da agosto a ottobre. I fiori sono ermafroditi e vengono impollinati da insetti. L’impianto è autofecondabile.

È possibile trovarlo in terreni sabbiosi ed aridi, anche se predilige un terreno ben drenato e può crescere in terreni nutrizionalmente poveri o molto alcalini e salini.

Si tratta di una pianta perenne con stelo verde e fiori giallo-verdi. Anche se questa specie si trova raramente lontana dal mare e cresce generalmente su scogliere ripide o spiagge sabbiose, si presta molto bene alla coltivazione e ad una varietà di terreni, grazie alle sue capacità adattive. Ha gambi ramificati robusti e scanalati, spesso legati alla base, ed è in grado, in ambienti idonei, di formare cespugli di oltre 50 centimetri di diametro.

Le foglie sono basali, pallide, bipennate o tripennate, formate da 1-2 centimetri di segmenti lanceolati e carnosi, simili a quelle di una pianta grassa, di colore verde. I fiori, presenti da luglio a settembre, sono piccoli, non superano i 2-4 millimetri, con petali bianchi o gialli, più raramente rosa e arrotondati. Il frutto è schizocarpo, ovoide e glabro. I semi, che spesso vengono trasportati dal mare, aspettano di trovare il posto giusto in cui germinare. Fiorisce durante l’estate e durante l’natesi la radice si degrada.

È coltivato negli orti, anche se le erbe possono essere infestanti e hanno bisogno di un controllo costante. Nel periodo estivo devono essere innaffiate, ma resistono bene a periodi di siccità.
Il Finocchio marino ha delle proprietà aromatiche, digestive, diuretiche, carminative, grazie al contenuto di beta-carotene, proteine e vitamina C.Le sue foglie vengono impiegate in cucina, soprattutto nel Sud-Italia, dove grazie al loro sapore molto salato e aromatico sono ideali per condire molte pietanze, come zuppe e minestre di legumi e verdure.